Era stato denunciato per ricettazione dopo il sequestro di 10mila euro di refurtiva, ma al termine delle indagini è stato scagionato da ogni accusa.

Protagonista della vicenda un imprenditore di Guasila, A. P., 52 anni, finito suo malgrado tra i sospetti in un'inchiesta sulla detenzione di merce rubata scaturita dopo il furto di attrezzature per l'agricoltura avvenuto il mese scorso in un magazzino commerciale a Samassi.

I proprietari del deposito si erano presentati in caserma per denunciare la sparizione di numerosi prodotti e attrezzature per l'agricoltura. Le indagini indirizzate sulle vie di fuga degli autori portavano in Trexenta, in particolare verso Guasila. I militari, dopo aver fatto irruzione in un vecchio deposito dismesso in via Segariu, erano riusciti a recuperare tutta la refurtiva, destinata probabilmente al mercato nero nel territorio che gravita tra la Trexenta e il Medio Campidano.

In totale oltre 200 oggetti, per un valore di circa 10mila euro: utensili, attrezzi, materiale da lavoro agricolo, fertilizzanti, lubrificanti, erpici, pezzi di ricambio per trattori e ruspe. Il proprietario è stato denunciato a piede libero. Le indagini successive hanno però chiarito la sua posizione. L'uomo, incensurato, è stato riconosciuto come completamente estraneo ai fatti del novembre scorso.

"La notizia che appellava il noto imprenditore come presunto ricettatore - fa sapere l'avvocato Bachisio Mele - non senza conseguenze sul piano dell'immagine e della vita socio-familiare in una comunità piccola come Guasila, si è dunque rivelata priva di fondamento".
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