Un problema quello della viabilità in particolar modo mattutina su quelle arterie utilizzate da centinaia di automobilisti pendolari che scelgono di bypassare le sempre più nevrotiche e congestionate arterie della provinciale Settimo-Selargius e poi la mega trafficata Statale 554 per arrivare a Cagliari rispettando gli orari di lavoro, di studio e in tanti casi di necessità ospedaliere.

In effetti, per chi sceglie la stradina di San Giovanni, recentemente con merito messa a nuovo dal Comune di Settimo San Pietro, l'immissione nella SS 554 per proseguire per Cagliari è negli ultimi tempi diventata una scommessa particolarmente pericolosa, che mette a dura prova la serenità degli automobilisti, quasi un terno a lotto, in quanto l'arteria della 387 in quel tratto è già percorsa da centinaia di auto e mezzi pesanti che non facilitano e non favoriscono la fila in attesa per immettersi in quanto il limite di velocità è di 80 km; molto più semplice percorrere l'intera provinciale che da Settimo porta allo svincolo per Dolianova dove all'incrocio esiste una corsia che facilita l'immissione in direzione Cagliari.

"Un rimedio, forse modesto potrebbe essere, in attesa delle tanto ipotizzate rotatorie a Selargius e sulla 554, quello di fissare nel tratto della 387 all'altezza dei km 10-12 un limite di velocità più contenuto e circoscritto a quel tratto magari 20-30 chilometri onde favorire l'immissione di chi arriva dalla stradina di San Giovanni", ha dichiarato Massimo Serra, ex presidente del Consiglio comunale ed ex assessore di Sinnai, "i Comuni interessati di concerto con l'Anas e la Città Metropolitana attraverso anche il neoconsigliere Stefano Atzori potrebbero attivare da subito tutte le più opportune iniziative tese a favorire, o quantomeno ad attenuare, un problema sempre più pesante e certamente non più procrastinabile".
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