Un cittadino di Castiadas avrebbe abbandonato la propria spazzatura a Cagliari.

Il sindaco Paolo Truzzu lo ha apostrofato definendolo "Caddozzo" (sporcaccione) e indicandone pure la provenienza: Castiadas. La reazione del sindaco di Castiadas Eugenio Murgioni è stata immediata. "Quel che mi stupisce e mi rammarica - ha scritto - è pensare che un sindaco possa trovare maggior consenso del suo operato pubblicizzando la provenienza di uno dei trasgressori e utilizzando degli epiteti poco convenienti rapportati alla stessa”.

“Nell’accogliere con favore la notizia del ferreo controllo attivato dal comune cagliaritano e condividendo la linea sanzionatoria per tutti coloro che non rispettano le basilari regole di civiltà e convivenza sono rimasto, tuttavia, dispiaciuto che si abbia avuto tanta premura nel precisare la provenienza di uno dei soggetti multati. Forse l’illustre collega ritiene - dice con una vena polemica Murgioni - che il suo operato sia degno di pregio tanto più i trasgressori siano residenti in comuni limitrofi o provengano da paesi distanti? Io, umilmente, sottolineo che un trasgressore è tale indipendentemente dalla sua provenienza e dalla sua nazionalità ed anzi, se dovessi fare un inutile distinguo, troverei più grave che una simile condotta venga posta in essere da un proprio cittadino piuttosto che da un 'forestiero', posto che il primo dovrebbe, almeno sulla carta, aver maggior amor proprio per il suo territorio”.

“Sul punto mi permetto di evidenziare che nonostante il Comune che rappresento ospiti migliaia di vacanzieri e turisti del weekend, molti dei quali, provenienti dal cagliaritano e dall’hinterland, e nonostante, com’è facile immaginare, non tutti siano dei perfetti cherubini ligi e attenti a rispettare la natura ed il paesaggio, né io, né altro rappresentante istituzionale - dice Eugenio Murgioni - ci siamo mai permessi di additare pubblicamente i singoli trasgressori multati, precisandone la provenienza o usando aggettivi e appellativi inopportuni. Eppure ho e abbiamo sempre ritenuto che chi non rispetta il territorio e le basilari regole di convivenza civile debba essere sanzionato e il suo comportamento stigmatizzato, senza entrare nel merito della provenienza o cittadinanza e, soprattutto, senza andare a rilasciare interviste che aumentassero, per tale futile ragione, il consenso politico e il riconoscimento popolare del nostro operato”.
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