Sale a quattro il numero dei chioschi sotto sequestro per disposizione della magistratura sul litorale di Castiadas. I vigili urbani dell'Unione dei Comuni hanno posti i sigilli oggi su altri due chioschi a Cala Sinzias e Santa Giusta. I titolari devono rispondere di abuso edilizio.

La norma regionale sui chioschi impone che gli stessi siano smontati a fine stagione, a partire da ottobre, per essere ricostruiti poi nella primavera successiva. Possono stare in piedi in sostanza solo da maggio a ottobre.

C'è invece una legge regionale che consente ai titolari di chioschi di essere operativi tutto l'anno senza quindi l'obbligo di smontarli e rimontarli. Ed è su questo che punta il Comune di Castiadas per trovare una soluzione.

Il sindaco Eugenio Murgioni ieri ha incontrato l'assessore regionale al Turismo. Un nuovo incontro in Regione è previsto per giovedì.

"Il problema è politico - dice Murgioni - e come tale va risolto. Come? Adeguando la legge regionale in materia a quella nazionale".

"Un problema immediato - dice l'assessore comunale al turismo Giuseppe Onano - il rischio è grosso, con una stagione turistica che rischia di subire gravissimi danni, con 250 posti di lavoro che potrebbero mancare. Ma con i chioschi chiusi sorgerebbero subito problemi di sicurezza a mare e di igiene. Il problema insomma deve essere risolto. Per la nostra economia, in caso contrario, sarà una mazzata".
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