In questo periodo pre-pasquale, invita i suoi fedeli a rispettare alcuni propositi, una sorta di "comandamenti" adeguati ai tempi moderni che ha esposto in bacheca. Autore della trovata è don Gabriele Casu, parroco della chiesa del Sacro Cuore a Quartu.

"Siamo così attaccati ai telefoni e a questi social - ha spiegato - che quasi non ci guardiamo più in faccia. Almeno a Pasqua riscopriamo il piacere di stare in famiglia e di confrontarci".

Quindi stop all'uso degli smartphone durante i pasti, per esempio: "Ricordo una cosa che mi aveva colpito molto: in un locale in Brasile c'era un cartello con scritto 'non abbiamo wifi, parlate tra di voi'. Ecco credo che questa sia una cosa molto bella ed abbiamo voluto dare questo suggerimento proprio per riscoprire il valore della famiglia".

E ancora l'invito a "visitare un ammalato almeno una volta alla settimana", "aiutare concretamente una persona bisognosa". Ci sono poi il "non mormorare" e "preferire il silenzio al pettegolezzo".

"Abbiamo sempre da lamentarci - dice don Gabriele -, non siamo capaci di ringraziare per quello che si ha. Viviamo brontolando per le frivolezze, mentre invece si deve puntare all'essenzialità".

Nel decalogo ci sono poi il proposito di "evitare ogni eccesso alimentare" che non significa mangiar poco per non ingrassare, quanto invece "non sprecare il cibo", precisa; "leggere una pagina del Vangelo ogni giorno"; "rinunciare a qualcosa che ci piace, che non è assolutamente necessario"; "fare una buona confessione prima di Pasqua"; "essere puntuali e fedeli agli impegni".
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