Sono arrivati a distanza di mesi in barcone, dalla Libia alle coste italiane.

Sonia e Morrison, nigeriani, di 29 e 27 anni, si sono conosciuti nel centro di accoglienza di Burranca, si sono innamorati e ieri si sono sposati in Municipio a Sinnai. Una favola d'altri tempi: lui in abito grigio, camicia bianca. Lei vestita tutta di bianco, col mazzolino in mano.

A unirli in matrimonio con il rito civile è stata Katiuscia Concas, vice sindaca di Sinnai. Emozionatissima, ha dovuto avvalersi di un interprete per celebrare il rito di fronte ad un seguito, ugualmente elegantissimo di una ventina di nigeriani. Una favola conclusa con lo scambio degli anelli.

"È stato un momento straordinario - ha detto Katiuscia Concas - : negli occhi, la gioia dei due ragazzi. Attorno tanta felicità. Mi è stato fatto anche un dono: due bottiglie di spumante a fine cerimonia. Ai novelli sposi auguro tanta felicità".

I due sposini, sono arrivati in Sardegna a distanza di mesi, si sono trovati e innamorati, come detto, nel Centro di accoglienza di Burranca, nel cuore della vecchia Orientale sarda. Hanno deciso di sposarsi in Municipio coronando il loro sogno: eppure lei, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, non trovando lavoro in Sardegna, è andata a fare la cuoca a Malta.

Il matrimonio
Il matrimonio
Il matrimonio

È tornata per il matrimonio. Ora Sonia e Morrison, sono felici, a giorni si divideranno, lei tornerà a Malta. Lui, spera di raggiungerla preso. Lo potrà fare solo quando avrà lo status di rifugiato: i due in Nigeria studiavano. Sono scappati nel 2016, a distanza di mesi l'uno dall'altra. Non si conoscevano. Entrambi sono stati in Libia in attesa di un barcone che poi li ha portati in Italia. Quindi il trasferimento in Sardegna.

Sonia ha ottenuto il permesso di soggiorno, ha dovuto lasciare Burranca, trovando ospitalità ad Assemini. Morrison è dovuto restare a Burranca in attesa appunto dello status di rifugiato per avere la possibilità di mettersi alla ricerca di lavoro.

Raffaele Serreli
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