L'ospedale Superhando di Settimo San Pietro deve essere ultimato e reso operativo.

Il rischio è che la struttura resti una cattedrale nel deserto dopo l'investimento dei primi otto milioni. Il Comune è pronto ad adire alle vie legali.

Manca un solo lotto, quello finale che prevede un intervento di altri due milioni primo di rendere la struttura finalmente operativa. Si teme che l'ospedale resti una grande incompiuta dopo la montagna di soldi investiti in questo progetto legato soprattutto alla realizzazione di protesi per i portatori di handicap.

"Vogliamo capire perchè questi lavori non vengono completati - dice il sindaco Gigi Puddu - stiamo parlando di fondi pubblici, di un'area pubblica messa a disposizione dal Comune e di un'opera bloccata da anni. Il rischio è che subisca anche dei danni. Ecco, vogliamo sapere cosa se ne intende fare, se i lavori saranno ultimati e quando e perchè tutto è bloccato da anni".

Un problema da sempre al centro dell'attenzione della popolazione: si teme che il fabbricato resti una cattedrale nel deserto.

Ed è quello che, qui a Settimo, nessuno vuole. "Il problema è serio", dice Davide Pili, consigliere comunale di opposizione. L'esponente del Movimento 5 stelle dice che "è necessario capire il motivo per cui l'ultimazione e l'inaugurazione dell'opera venga continuamente rimandata. Non è ammissibile, dopo una spesa tanto imponente e la necessità di mettere l'opera al servizio dell'handicap".
© Riproduzione riservata