Si svolgeranno domani alle 14.30 nella parrocchia di Armungia i funerali di Ernesto Uda, l'allevatore morto nella notte di Capodanno dopo essere uscito di strada con la sua auto, precipitata in fondo a una scarpata.

Secondo quanto ricostruito, la vettura è scivolata sull'erba presente sul ciglio della strada di campagna che porta all'ovile. Probabilmente Uda ha anche tentato, invano, una disperata manovra prima della corsa della sua Panda verso il vuoto.

I carabinieri della Compagnia di San Vito e della stazione di Armungia hanno effettuato un accurato sopralluogo nella collina di Su Crobu dove ancora si vedono nitide le tracce lasciate dagli pneumatici.

Nessun segno di frenata, invece, sullo sterrato della carreggiata.

È quindi possibile, ma sempre restando nel campo delle ipotesi, che la Panda abbia sbandato non appena toccata l'erba, probabilmente ghiacciata, visto che l'incidente dovrebbe essersi verificato poco prima delle 5 del mattino, col freddo particolarmente pungente. Poi la caduta, dopo aver abbattuto una recinzione metallica.

Non è escluso un improvviso colpo di sonno, che potrebbe aver tradito l'allevatore, peraltro, dicono testimoni, sempre prudente alla guida.

Sembra accertato, infatti, che all'origine dell'incidente non ci sia l'alta velocità.

Solo dopo diverse ore dopo la tragedia qualcuno ha notato l'auto in fondo al precipizio, lanciando l'allarme. Quindi la scoperta del cadavere, il recupero e l'avvio delle indagini, con la successiva restituzione della salma ai familiari.

Grande il cordoglio ad Armungia, paese del Gerrei di 460 abitanti, dove la famiglia Uda è conosciuta e stimata.

Come lo era Ernesto, gran lavoratore, al quale tutti volevano un gran bene.
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