Le mani segnate dalla fatica di una vita trascorsa lontano dagli agi moderni e il sorriso di chi sembra avere la capacità di rallentare il tempo. Siurgus Donigala, paese di ultracentenari e di arzilli vecchietti, ha festeggiato i 102 anni di Tomaso Ullasci.

"Non ho nessuna fretta di andarmene", ha detto ai tanti paesani che gli hanno chiesto il segreto della sua longevità.

Nato il 21 dicembre 1916, Ullasci è il secondo nonnino più anziano del paese, essendo Luigi Boi più grande di lui di 22 mesi. Gode di buona salute, circondato dall'affetto della moglie Dina Corrias (originaria di Esterzili) e dei cinque figli. Ha combattuto nella Seconda guerra mondiale, ha conosciuto i campi di prigionia dell'Arabia e del sud Africa. "Quando sono rientrato a casa ho trovato genitori, fratelli e sorelle con il lutto al braccio - racconta - pensavano fossi morto". E invece sarebbe campato oltre 100 anni. "Ancora non mi arrendo", dice con un sorriso.
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