Novenari campestri blindati nel territorio di Ghilarza.

Al tempo del Covid, e in un momento in cui il virus ha ripreso a circolare anche nella cittadina del Guilcier, si è scelto di adottare misure drastiche per evitare pericolosi assembramenti nei quattro novenari, meta sempre di molte persone.

Il parroco Padre Paolo Contini ha messo nero su bianco le regole che da qui a data da destinarsi dovranno essere rispettate.

Norme "vincolanti", chiarisce il sacerdote. "Dopo essermi confrontato con l'arcivescovo, monsignor Roberto Carboni, e con il sindaco mi rivolgo a voi per comunicarvi alcune norme particolari che interesseranno i novenari a partire da oggi fino a data da destinarsi", ha scritto in una nota ai collaboratori dei Comitati dei novenari di Trempu, San Michele, San Giovanni e San Serafino.

"Poiché la pandemia da coronavirus ancora ci impone prudenza e attenzione al fine di evitare assembramenti soprattutto in occasione delle feste pasquali - prosegue - si dispone che tutti coloro a cui era stato affidato un muristene del Santo devono considerare sospeso l'affidamento e dunque nessuna di queste abitazioni può essere aperta o utilizzata fino a prossime disposizioni. I comitati non devono in alcun modo usufruire o far usufruire delle sedi loro affidate fino a prossime comunicazioni ufficiali".

Vietato anche il taglio dell'erba - da sempre momento conviviale - senza autorizzazione del parroco. E Padre Paolo precisa: "La parrocchia diffida chiunque dall'organizzare qualsivoglia manifestazione pubblica o privata sia nell'area dei novenari che ricade sotto la giurisdizione della parrocchia come pure nei muristenes di sua pertinenza. Il lunedì di Pasqua la celebrazione Eucaristica avrà luogo esclusivamente nella chiesa parrocchiale, nessuna celebrazione sarà autorizzata nei novenari".

A conclusione della nota il sacerdote precisa: "Queste disposizioni non vogliono certo limitare, sminuire o mortificare la vita dei novenari della nostra parrocchia, ma vogliono essere un deterrente per tutte quelle situazioni che costituiscono un possibile rischio di contagio da coronavirus e che possono causare seri pericoli per la salute dei più fragili o importanti i danni economici al mondo del lavoro. Abbiamo fatto tanti sacrifici fino ad ora e questo è il momento meno opportuno per abbassare la guardia. Mi incorre l'obbligo di ricordare che queste disposizioni sono vincolanti e dunque la parrocchia declina ogni responsabilità davanti ad eventuali comportamenti contrari alle norme vigenti".
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