Nuova manifestazione del Comitato nato in difesa dell'ospedale di Ghilarza. Il viale Antonio Carta, di fronte al presidio ospedaliero, sabato dalle 9,30 alle 12 ancora una volta sarà teatro della protesta. Come nell'ultima manifestazione verranno sistemate tante auto incolonnate.

Le porte del Punto di primo intervento del Delogu dovevano riaprire il 15 febbraio, ma ad oggi restano chiuse. Chiuso anche il laboratorio analisi. Al Delogu si fanno solo i prelievi mentre gli esami vengono processati al San Martino di Oristano. È così da luglio, quando è andato in pensione l'ultimo dirigente medico in servizio nel laboratorio analisi del presidio ospedaliero del Guilcier.

Il presidente della Commissione Sanità Domenico Gallus spiega: "Il motivo della mancata riapertura ad oggi del Punto di primo intervento è legato al fatto che il 19 febbraio scadono i termini per le cooperative per presentare la propria candidatura per prestazioni mediche, i cosiddetti medici in affitto. Dopo il 19 sapremo quindi se ci saranno offerte per riaprire il Punto di primo intervento".

Raffaele Manca, in rappresentanza del Comitato, chiarisce: "Non è la settimana in più o in meno che ci interessa, l'importante è che venga riattivato quanto prima. Va detto però che una cosa è la scadenza del bando per reclutare il personale medico che vi presti servizio, altra cosa sono invece le disposizioni che seguiranno una volta chiuso il bando". E sul laboratorio analisi aggiunge: "È essenziale per il territorio a prescindere dalla riapertura del Punto di primo intervento. Ogni servizio deve essere aperto e autonomo indipendentemente dal funzionamento degli altri. Quello che contestiamo è il ragionamento che stanno portando avanti: il laboratorio analisi serve a prescindere dal fatto che ora è ancora chiuso il Punto di primo intervento. Le persone si stanno rivolgendo ai laboratori privati perché necessitano di esami urgenti che invece all'ospedale tardano ad arrivare perché gli esami si fanno ad Oristano e i tempi inevitabilmente si allungano". Ma le lamentele del Comitato non si fermano qui. Raffaele Manca infatti aggiunge: "Da tre anni ci sono due milioni di euro da spendere per Ghilarza. Non si realizza quello che è stato previsto dal Piano regionale approvato dal Consiglio. Al Delogu, con quelle somme, è previsto un progetto di revisione complessivo: l'adeguamento dal punto di vista della sicurezza, dell'antincendio e la realizzazione della rete dei gas medicali, ma quei denari continuano a non essere utilizzati".
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