La Sardegna si prepara a contenere possibili infezioni di influenza aviaria che ha colpito anche l'Europa, tra cui la vicina Corsica. Lo rende noto la Provincia di Oristano spiegando che l'assessorato regionale dell'Ambiente ha lanciato l'allerta su una rapida evoluzione della situazione epidemiologica europea da influenza aviaria, con crescente aumento del numero di focolai confermati da virus Hpal (sottotipo H5), in uccelli selvatici e domestici.

Le direttive del ministero evidenziano un chiaro aumento del rischio di introduzione dell'infezione nella popolazione avicola domestica e la necessità di mettere in atto efficaci misure per una sua drastica riduzione. "Al riguardo risulta fondamentale una collaborazione tra le Istituzioni e le associazioni - dice una nota dell'amministrazione provinciale di Oristano - al fine di promuovere il precoce rilevamento e segnalazione alle autorità sanitarie competenti di qualsiasi evento che possa indurre un sospetto di influenza aviaria (quale ad esempio un aumento della mortalità di tali animali). Ma anche al fine di ampliare, sull'intero territorio regionale, le attività di sorveglianza passiva nell'avifauna, soprattutto tramite il rilevamento di uccelli ammalati o trovati morti, con particolare riferimento agli acquatici e ai rapaci. Si invitano, inoltre, i cacciatori a segnalare o consegnare, nel più breve tempo possibile, gli uccelli selvatici trovati morti direttamente all'istituto Zooprofilattico della Sardegna o al servizio Veterinario della ATS competente per territorio. Infine - chiude la nota -, nel principio di massima precauzione, si evidenzia la necessità che i cacciatori, nell'espletamento dell'attività venatoria, adottino comportamenti responsabili e ogni possibile misura di protezione individuale al fine di evitare il possibile contatto con i virus influenzali".
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