La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Oristano ha posto agli arresti domiciliari di un uomo, già destinatario dallo scorso maggio della misura cautelare personale dell'interdizione dall'esercizio dell'attività di autodemolitore e di tutte quelle a essa connesse.

L'uomo era stato oggetto di tale provvedimento per aver commesso il reato di traffico illecito di rifiuti.

In particolare dalle indagini era emersa un'attività totalmente abusiva di autodemolizione con conseguente produzione di una corposa quantità di rifiuti (tra cui rifiuti speciali e pericolosi come oli esausti, batterie, acidi, gas airbag).

I veicoli demoliti venivano radiati dall'uomo con modalità altrettanto illegali e penalmente rilevanti. Quest'ultima attività è avvenuta mediante il confezionamento di un falso certificato di rottamazione su cui veniva apposto un timbro riferibile a un altro soggetto legittimamente autorizzato non residente in questa provincia.

L'attività illecita ha avuto a oggetto una quantità notevole di veicoli (circa 1600), che venivano "trattati" in due distinte aree (nei comuni di Marrubiu e Uras) a tutt'oggi sotto sequestro.

La misura dell'interdizione dall'attività non è però bastata a interrompere l'attività dell'indagato.

Gli accertamenti compiuti dal personale hanno evidenziato come l'uomo abbia continuato la sua attività di gestione illecita dei rifiuti.

Per queste ragioni il Gip del Tribunale di Cagliari ha disposto nei suoi confronti un aggravamento del provvedimento, ordinando nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.

(Unioneonline/F)
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