Dopo lo stop forzato per via dell'emergenza sanitaria, in questa settimana sono riprese a Fordongianus le trivellazioni per la ricerca termale avviata dal Comune.

Tantissime le aspettative. Se i risultati dovessero essere quelli sperati si aprirebbero infatti scenari più che interessanti: dal teleriscaldamento al riscaldamento delle serre per fini agricoli. Ma non solo, si potrebbe infatti anche ipotizzare la realizzazione di un'altra struttura termale.

Progetti ambiziosi e importanti che per tradursi in realtà avrebbero necessità dell'intervento dei privati. Intanto il Comune getta le basi e continua nella strada che da tempo tenta di percorrere. Le prime trivellazioni commissionate risalgono a gennaio 2020, dopo un iter autorizzativo per iniziare ad esplorare la risorsa che è durato un'intera legislatura. In questi giorni si è proceduto con il terzo foro spia autorizzato. "Ricadendo in centro abitato per i fori eseguiti nel cortile dell'asilo e di fronte all'ambulatorio della guarda medica non si era potuto fare uno studio elettromagnetico, cosa invece che è stata possibile adesso con quelli spostati dalle abitazioni", spiega il sindaco Serafino Pischedda.

E chiarisce: "All'interno del centro abitato, essendoci i sottoservizi, non è stato semplice individuare il punto in cui forare. Ora invece, oltre all'utilizzo del drone con la termocamera, è stato fatto anche lo studio elettromagnetico e si è scelto il punto in cui forare tenendo conto della combinazione di questi elementi".

La zona vicino all'anfiteatro romano quella individuata per il terzo foro. Per ora si è scesi a 117 metri ed è stata individuata una temperatura intorno ai 38 gradi. Lunedì si riprenderà.

Il sindaco prosegue: "Vogliamo continuare a forare per capire se, scendendo ulteriormente, la temperatura dell'acqua continua a salire. Non stiamo isolando alla perfezione, quindi c'è il disturbo di acque fredde. Qualora questo dovesse diventare un pozzo utilizzabile, probabilmente la temperatura sarebbe superiore perché si andrebbero a isolare le acque superiori che sono state intercettate e che sono intorno ai 24 gradi".

Pischedda quindi evidenzia: "Per noi questo è un risultato molto importante perché iniziamo ad avere molta più coscienza di quello che c'è sotto Fordongianus dal punto di vista termale. Si tratta di un passaggio importantissimo per poter decollare con il turismo termale . Ovviamente dovremo vedere la quantità, oltre che le temperature. E poi valutare se chiedere all'assessorato all'Industria un'estensione del permesso di ricerca o se invece, a seconda dei risultati ottenuti, iniziare le pratiche per una concessione mineraria vera e propria . C'è comunque soddisfazione anche perché, visto quanto accaduto con i primi due fori, temevamo di trovare temperature basse. Ora il foro sarà ultimato perché dovremmo scendere intorno ai 190-200 metri". Lunedì si riparte.
© Riproduzione riservata