Non riesce a ottenere il trasferimento dal posto di lavoro per poter stare vicino al figlio che soffre di un disturbo di autismo.

Lo sta chiedendo dalla fine dello scorso anno Angelo Tinti, un ispettore della polizia penitenziaria attualmente in servizio nella Casa circondariale di Uta. L'ispettore, che ogni giorno è costretto a viaggiare da Terralba a Uta, vorrebbe essere trasferito nel carcere di Massama.

Il ragazzo studia e frequenta il De Castro, un istituto ritenuto adeguato al miglioramento delle sue capacità e delle autonomie personali.

"Mio figlio viene seguito a livello educativo da una persona capace e speciale - dice Angelo Tinti - che sta ottenendo buoni risultati, anche se il lavoro è lungo e difficile. Lavorare a Oristano mi consentirebbe di essere vicino a casa e pronto, in qualunque momento e per eventuali esigenze di carattere personale di mio figlio. Lui infatti vede in me l'unico punto di riferimento certo ed affidabile".

Dopo un periodo di distacchi, prima di un mese, a Massama, poi prorogato fino a maggio e ultimamente fino a settembre, lo scorso mese di marzo ha chiesto il trasferimento definitivo. L'ispettore Tinti ogni giorno deve percorrere 180 chilometri per recarsi al lavoro nel carcere di Uta.
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