Nei capannoni della zona industriale di Oristano, che ospitano da anni il cantiere comunale, ci sono più automezzi e piccioni che dipendenti. Sino agli anni '90 la struttura disponeva di oltre cinquanta dipendenti. Quasi tutto il personale, anno dopo anno, è andato in pensione e nessuna amministrazione ha mai provveduto a rimpiazzarlo con nuovi concorsi. L'ultimo si svolse nel 1987, quando vennero assunti una ventina di operai.

Il cantiere comunale è oggi sotto la direzione dell'assessorato dei Lavori pubblici ed è guidato dall'ingegner Roberto Sanna. Insieme al capo cantiere, Peppe Senes, la struttura dispone di due centralinisti, due muratori, entrambi prossimi alla pensione, un operaio qualificato, un autista e due idraulici. Tra permessi e malattie, ci sono giorni in cui viene difficile anche mettere insieme una squadra. Negli ultimi anni, oltre agli operai andati in quiescenza, diversi sono stati trasferiti in altri settori comunali, come i servizi cimiteriali e l'ufficio tecnico.

Il piazzale antistate è strapieno di automezzi, molti non più utilizzabili. "Abbiamo seri problemi da anni nel cantiere comunale - conferma l'assessore dei Lavori pubblici Francesco Pinna - pochissimi dipendenti che fanno veri salti mortali per rispondere alle chiamate di emergenza. Molti lavori di una certa importanza vengono appaltati all'esterno. Il nostro obiettivo è quello di assumere al più presto altri operai, ma non è facile. Non vogliamo certo chiuderlo". I pochi disponibili, effettuano piccoli lavori nelle scuole, negli edifici comunali e svolgono piccole manutenzioni su strade e marciapiedi.

"La situazione è complessa - aggiunge il dirigente Roberto Sanna - con i pochi operai a disposizione non è semplice mandare avanti la struttura. Riusciamo a garantire gli interventi di piccola entità e quelli complessi li esternalizziamo. So che in passato il cantiere ha avuto anche 50 dipendenti, ma allora il Comune si occupava direttamente dell'illuminazione pubblica e anche dell'acquedotto".
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