Coprifuoco a Santu Lussurgiu sino al 30 novembre.

Da domani, 15 novembre, il paese del Montiferru ripiomba nel lockdown già vissuto lo scorso marzo e aprile, non si potrà uscire di casa dalle 18 sino alle 5 di mattina per motivi che non di lavoro, di urgenza e di necessità. Gli ultimi due decessi hanno spinto il sindaco Diego Loi a prendere misure più restrittive per garantire la pubblica incolumità ed evitare il diffondersi incontrollato del coronavirus. La situazione è preoccupante ma sotto controllo per ora, per questo l'amministrazione comunale ha voluto correre ai ripari per evitare che il contagio si propaghi a tutta la popolazione. Da domani, quindi, e fino a fine mese vigerà l'obbligo di mascherina tutto il giorno sia in luoghi aperti e chiusi, saranno vietati tutti gli assembramenti, sostare o trattenersi su marciapiedi, slarghi, piazze, scalinate, per più di 4 persone.

Dopo le 18 sarà vietato il consumo di bevande alcoliche sia in forma itinerante che statica in tutto il territorio comunale, sia su aree pubbliche che private. I titolari degli esercizi commerciali sono tenuti a esporre e comunicare il numero massimo di posti sedere all'aperto al chiuso, e risponderanno direttamente di eventuali contravvenzioni. Le riunioni conviviali sono vietate così come è fortemente raccomandato non ricevere persone e amici al di fuori dei conviventi. Gli esercizi di ristorazione potranno effettuare il servizio dopo le 18 ma solo per asporto e consegna a domicilio. Le attività commerciali, artigianali e servizi al pubblico continueranno a svolgersi normalmente garantendo però distanza interpersonale e ingressi dilazionati. Le scuole rimarranno aperte e le attività in presenza. Le attività motorie e sportive saranno consentite ma solo in maniera individuale oppure in compagnia mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale di due metri.
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