Il paese di Nureci in lutto per la scomparsa dell'ex sindaco Fabio Zucca, stroncato da un infarto ad appena 54 anni.

Oggi il paese gli ha dato l'ultimo saluto.

A Nureci tutto parla e continuerà a parlare dell'ex primo cittadino, innamorato della sua Marmilla: i murales, le fontane, il centro storico, la piscina, la collina dei fossili di Muru Cubeddu.

Fabio Zucca è stato sindaco del paese dal 2001 al 2016.

Stamani prima la messa in parrocchia, poi il rito funebre in cimitero. C'erano tanti ex collegi sindaci, compaesani, amici arrivati da tutto il territorio e non solo. "Fabio era un sognatore, un amministratore che amava profondamente il suo territorio, per il quale ha lavorato in maniera encomiabile", ha detto l'attuale sindaco Sandrino Concas, che ha condiviso con Zucca una parte importante del suo percorso amministrativo.

Zucca ha avuto delle intuizioni straordinarie. Una su tutte il festival Mamma Blues, diventato una delle rassegne blues più importanti dell'Isola. Per il festival ha promosso la costruzione dello spazio dell'Arena Mamma Blues. Non solo. Ha reso il centro storico un gioiello con i murales e le fontane. "Fabio è stato un collega, un amico, un appassionato convinto della Marmilla, di questa nostra splendida terra di Marmilla. Mancherà davvero a tutti", ha aggiunto il presidente del Consorzio Due Giare e sindaco di Baradili Lino Zedda.

Zucca parlava con una passione che coinvolgeva dei fossili nascosti nel colle di Muru Cubeddu. Aveva capito che anche la paleontologia così come il glorioso passato della Marmilla, 20 milioni di anni fa ricoperta dal mare, potessero rappresentare un'occasione di riscatto per il territorio.

Era anche un sostenitore convinto dell'ospitalità. Per questo ha voluto la costruzione della piscina a Nureci, ora ancora attiva.

Il ricordo di chi oggi gestisce la piscina: "Resterà per sempre la tua creatura, proveremo a custodirla con l'amore, che ci hai messo tu per vederla nascere e crescere".

Tutti ricordano Fabio Zucca sorridente e soddisfatto sul palco del Mamma Blues. È questo il testamento che ha lasciato a tutti: l'amore incondizionato per il suo territorio, dove aveva deciso di rimanere e per il quale si è sempre speso per la sua valorizzazione e promozione.
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