Forse la passione sfrenata per il gioco è stato uno dei motivi che hanno spinto M.O., cinquantatreenne di Bonarcado a truffare un sacerdote che l'aveva sempre aiutata.

E' quanto ipotizzano gli inquirenti.

La donna sarà assistita dall'avvocato Silvio Sanna, che sarà presente mercoledì durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Uta. L'indagata è accusata di truffa, estorsione e minacce.

Il legale è intenzionato a presentare ricorso al Riesame per chiedere gli arresti domiciliari.

Come accertato dai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale, la donna sarebbe riuscita a scucire al sacerdote, 78 anni di Oristano, 500mila euro tra il novembre 2017 e maggio 2018. Secondo gli inquirenti, però, anche in passato sarebbe riuscita a farsi dare denaro dal sacerdote (i due si conoscono da circa 20 anni).

Nel novembre scorso la fine dell'incubo grazie a un amico del sacerdote che ha allertato la polizia giudiziaria, poi la denuncia da parte dell'anziano prete e il via all'inchiesta culminata con l'arresto.
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