Cinque persone sono finite nel mirino degli agenti della Polizia di Stato di Oristano per spaccio di droga, anche nelle scuole.

Con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari due ragazzi di 28 e 23 anni, obbligo di dimora per una 21enne, mentre a due minorenni è stato notificato l’avviso di garanzia per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad uno degli arrestati, oltre al reato di spaccio di droga, sono stati contestati anche i reati di detenzione abusiva di armi e ricettazione.

LE INDAGINI - L’indagine è iniziata ad agosto 2019 dopo il rinvenimento, in agro di Bauladu, di una piantagione di canapa indiana illegale, irrigata a goccia con un impianto professionale. Nessuna traccia dei custodi.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati eseguiti numerosi sequestri di sacchi pieni di marijuana, per un peso complessivo di oltre 10 chilogrammi, e di oltre 600 piante di canapa indiana oltre a un fucile alterato trasformato in arma clandestina.

Gran parte dello stupefacente sequestrato è stato rinvenuto, nel corso dei mesi, vicino all’argine di un fiume, nascosto nella macchia, tra le sterpaglie di un grosso canneto e nascosto all’interno di sacchi e bidoni.

Gli agenti hanno intercettato e documentato diverse cessioni di grosse quantità di stupefacente, tra le quali chili di marijuana e decine di grammi di cocaina, destinate al mercato illegale della città di Oristano e dell’hinterland.

Da quanto accertato dagli inquirenti, il gruppo si avvaleva anche di minorenni per effettuare lo spaccio di droga in alcune scuole della città.

Nei prossimi giorni gli indagati saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia in un ufficio della Questura appositamente allestito, in questa fase di emergenza coronavirus, per effettuare le videoconferenze con la Procura della Repubblica.

(Unioneonline/D)
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