Spuntini e passeggiate in un tempo in cui la parola d'ordine resta solo una: restare a casa. Eppure nel Barigadu c'è chi di divieti e prescrizioni se ne frega altamente mettendo a rischio la propria salute e quella dell'intera collettività. Il sindaco di Samugheo domenica notte è andato su tutte le furie. Lo chiarisce bene il messaggio postato sul proprio profilo Fb poco prima delle 22. "Incoscienti e delinquenti", esordisce così il sindaco. E prosegue: "Ho appreso stasera che alcune persone (poche, ma di cui purtroppo non conosco i nomi) hanno organizzato questo fine settimana cene e spuntini tra amici; contravvenendo in maniera stupita e irresponsabile alle disposizioni in questo gravissimo momento. Se non vi frega niente della vostra salute e della vostra vita, a me ne frega ancora meno della vostra. Ma mi interessa enormemente della salute e della vita di tutti gli altri Samughesi. Devo chiamare l'esercito per far capire a pochi incoscienti delinquenti che con questi comportamenti sconsiderati si mette a repentaglio la vita di migliaia di persone e si vanifica il sacrificio che sta facendo la stragrande maggioranza del paese?".

Contattato telefonicamente aggiunge: "Ci sono persone che in barba a tutti i divieti stanno organizzando pranzi e cene con più nuclei familiari, spuntini con amici senza rendersi conto che è pericolosissimo. Mi sono confrontato con i carabinieri che hanno avuto lo stesso sentore. Sia loro che i barracelli stanno intensificando i controlli, contiamo che intervenga anche la Forestale".

Intanto questa mattina il primo cittadino ha inoltrato una richiesta alla Protezione civile regionale per l'invio urgente dei dispositivi personali di sicurezza. "Siamo in emergenza. I medici di famiglia non hanno a disposizione le mascherine. Lo stesso discorso per quanti operano alla Lass che fa servizio per il 118, per i barracelli, i vigili urbani. Hanno bisogno dei materiali necessari per lavorare in sicurezza".
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