La macchina della solidarietà non si deve fermare.

Non dimenticate gli ultimi. Ma fatelo con prudenza.

È l'appello rivolto stamani dal vescovo di Ales-Terralba padre Roberto Carboni ai tanti volontari della Caritas della diocesi di Marmilla e Medio Campidano.

Padre Carboni ha scritto nella comunicazione diffusa questa mattina: "Siamo in una situazione di emergenza nazionale e per questo è necessario che ciascuno di noi faccia al meglio la propria parte: soffriamo con tutti gli uomini e donne di buona volontà delle privazioni e restrizioni, compreso quanto è più caro ai credenti: i Sacramenti. Tuttavia, visto che molte persone rischierebbero di essere lasciate a sé stesse, vi invito a non chiudere i nostri servizi, ma possibilmente a preparare i pacchi in sede con uno o due volontari al massimo, e chiamare gli utenti per appuntamento in orari leggermente distanziati, sospendendo ascolti più prolungati. Si potrebbe dilazionare la distribuzione lungo tutto l'arco della settimana, se i volontari fossero disponibili a spalmarsi in più giorni. Anche le mense diano i pasti esclusivamente da asporto, senza attardarsi e senza creare assembramenti. Far attendere le persone all'esterno e a debita distanza".

E ancora: "Per la sola distribuzione del vestiario: si sospenda se non in casi di effettiva necessità immediata e inderogabile. In ogni caso non si stia a stretto contatto e non si accettino donazioni di nuovo vestiario".

Il vescovo di Ales-Terralba ha ricordato: "Le misure di sicurezza valgono anche tra volontari: distanza di un metro, lavarsi le mani, se raffreddati stare a casa. Verificare per telefono che anziani soli e ammalati siano accuditi, in caso contrario se possibile predisporre servizio a domicilio, lasciando il pacco sulla porta (ovviamente avvertendo la persona interessata). Ora più che mai è di estrema importanza il senso civico di tutti. Vi raccomando, in ogni caso, di curare sempre l'accoglienza, il sorriso e la speranza nei confronti di chi viene a bussare alla nostra porta: non trasmettiamo angoscia, ma diamo fiducia".
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