Non era consapevole di ciò che scriveva nei post su facebook. E così un quarantatreenne originario di Ghilarza ma residente a Oristano è stato assolto dall'accusa di diffamazione nei confronti dell'ex questore di Oristano Giovanni Aliquò. L'uomo è stato riconosciuto totalmente incapace di intendere e di volere, non è imputabile quindi è stato assolto dalla giudice Carla Altieri.

La vicenda risale a tre estati fa: erano state riscontrate irregolarità nel Martini Beach, chiosco di Abarossa, e l'ex questore decise di sospendere la licenza per 15 giorni. Sulla pagina Facebook del locale era stata annunciata la chiusura e immediatamente si erano scatenati i commenti tra cui anche offese all'ex questore che era stato definito "un incapace, mafioso e impostore". Altri commenti invitavano ad occupare la questura "per distruggerli tutti".

Dopo gli accertamenti, si era risaliti al profilo Facebook di chi aveva scritto quelle frasi e si era arrivati a identificare il quarantatreenne. Scattò la denuncia e durante il processo sia la perizia della difesa che quella dell'accusa hanno stabilito che l'uomo era incapace di intendere e di volere quando aveva scritto quelle frasi.

La pm Daniela Caddeo proprio alla luce della consulenza del medico legale ha chiesto l'assoluzione, mentre l'avvocato di parte civile Giovanni Maria Giaquinto (che assiste Aliquò) ha sostenuto che l'uomo abbia piena consapevolezza delle proprie azioni e ha sollecitato la condanna. Il difensore, l'avvocato Rinaldo Saiu ha insistito invece sull'incapacità di intendere e di volere chiedendo l'assoluzione.
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