Il Comune di Cabras dice no ai piccioni. E per chi non rispetterà le regole scatterà una sanzione salata che potrà arrivare fino a 500 euro.

É tutto scritto nell'ordinanza firmata dal sindaco Andrea Abis. Atto, secondo gli amministratori, necessario "visto che nel territorio comunale si è registrata negli ultimi anni una marcata crescita numerica e distributiva del piccione di città che sta determinando diverse interazioni negative nel rapporto uomo animale".

Cosi si legge nel documento. Il primo cittadino elenca tutte le regole che i cabraresi da oggi dovranno rispettare: "Poiché i volatili presenti causano problemi di natura igienico-sanitaria e di danno al patrimonio immobiliare pubblico e privato ma a anche artistico e monumentale, senza trascurare gli aspetti economici e le conseguenze che l'ampia dispersione dei colombi nelle campagne determina a carico di alcune produzioni agricole per la forte pressione che esercitano su alcune coltivazioni agrarie - si legge nell'ordinanza -, è vietato a chiunque alimentare i piccioni presenti allo stato libero mettendo sul suolo pubblico granaglie e scarti alimentari, al fine di evitarne l'incremento".

Il Comune di Cabras obbliga poi i proprietari degli edifici di provvedere a schermare con adeguate griglie o altro mezzo idoneo le aperture permanenti degli edifici, vista l'attitudine dei piccioni ad occupare soffitte, solai, e sottotetti che offrono riparo o luogo per la nidificazione.
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