L'obiettivo è portare in piazza il maggior numero di persone possibile venerdì in occasione della fiaccolata organizzata per chiedere l'immediata riapertura del pronto soccorso di Ghilarza, chiuso ormai dai primi di novembre.

Al lavoro il Comitato nato in difesa dell'ospedale. "Continua a rimanere ostinatamente chiuso, purtroppo, il Punto di Primo Intervento del Delogu, nonostante il vigente Piano Regionale di rimodulazione della Rete Ospedaliera abbia assegnato al presidio di Ghilarza la qualifica specifica di Centro di Emergenza Territoriale. Per tale ragione confermiamo la nuova manifestazione di piazza calendarizzata per venerdì 24 gennaio alle 18", sottolineano per il comutato Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu.

La manifestazioe segue quella proposta lo scorso 29 novembre. E per questo nuovo appuntamento hanno confermato la loro adesione i Comuni del Guilcier e del Barigadu, invitati a convocare nella giornata e nell'orario della manifestazione i rispettivi Consigli comunali.

Già da ieri intanto, per iniziativa del Comitato, i commercianti, gli artigiani e i liberi professionisti, ma anche numerosi semplici cittadini, di Ghilarza e dei paesi vicini hanno cominciato ad affiggere a porte e finestre il volantino "Io difendo l'ospedale di Ghilarza".

Manca, Deligia e Boeddu spiegano: " Il Comitato sta proponendo ai sindaci la condivisione di una piattaforma rivendicativa comune, da presentare urgentemente all'assessore regionale dell'Igiene, Sanità e Assistenza Sociale, al presidente della relativa Commissione e ai vertici di ATS, AREUS e ASSL di Oristano con la richiesta di sollecito intervento di tutti i soggetti competenti".

Diverse le richieste avanzate: "la formalizzazione, con relativi atti e nel contesto della necessaria configurazione del Centro di Emergenza Territoriale di Ghilarza, il passaggio del Servizio locale, già storicamente presente, da Pronto Soccorso a Punto di Primo Intervento in continuità operativa h. 24; la riapertura urgente e continuativa del Punto di Primo Intervento; l'avvio alla procedura di assunzione dei Dirigenti medici, dei Tecnici e del Personale Infermieristico che dovrebbero coprire i vuoti di organico che limitano tutti i servizi ospedalieri e territoriali e gli ulteriori posti che rimarranno scoperti, a brevissima scadenza, per la già prevista uscita degli attuali titolari".

Ma le richieste non si fermano qui. Dal Comitato chiedono inoltre "la verifica dell'attuale stato dei progetti già finanziati, relativi all'adeguamento della struttura ospedaliera del Delogu attraverso gli interventi obbligatori di messa in sicurezza e di prevenzione incendi, la reintroduzione di un Primariato per il Reparto di Medicina che, in termini di maggiore funzionalità, possa programmare l'intervento ordinario e meglio assicurare l'operatività dell'esistente Centro di Riferimento Alzheimer che, già oggi, risponde a tutta l'area del Centro Sardegna".

Si sollecita infine "la ridefinizione complessiva e l'integrazione del quadro operativo della medicina territoriale". Ora l'appuntamento è venerdì alle 18 per la manifestazione in difesa dell'ospedale.
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