Nei bar del paese in questi giorni non si parla d'altro. «A Cabras per i giovani non c'è nulla - racconta un signore di mezza età seduto in una panchina del centro storico -. I ragazzi trascorrono le giornate gironzolando in bicicletta. Senza meta. Il primo è proprio mio nipote. Si vede che sono annoiati».

C'è un'emergenza da affrontare o sono semplici bravate? Chissà. In appena due settimane però è successo di tutto. Lo scorso 20 dicembre un gruppo di ragazzini ha preso a calci tutti i presepi realizzati nel centro storico del paese dai bambini della parrocchia di Santa Maria.

Dodici giorni dopo i vandali hanno deciso di svaligiare la postazione di "book sharing" installata nel centro del paese dell'associazione "Libriamoci".

Tre giorni fa invece qualcuno ha danneggiato nuovamente alcuni presepi.

Ma il sindaco Andrea Abis ammette: «Per i nostri giovani non esiste uno svago. Ecco perché siamo al lavoro per mettere in piedi diversi progetti sociali. Il problema si può risolvere solo creando degli spazi per i ragazzi, non tappezzando il paese di telecamere. Purtroppo non esiste un centro di aggregazione sociale. Ma mancano anche spazi esterni organizzati per ospitare i ragazzi. C'è tanto da fare. Non è una partita semplice. Occorre anche l'impegno delle famiglie. Bisogna che tutti i genitori stiano vicini ai figli, che cerchino di capire, che si impegnino a seguirli e guidarli. Se non riescono basta chiedere aiuto».
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