Si è aperto oggi al Tribunale di Oristano il processo che vede la giovane mamma, originaria della Marmilla, nella doppia veste di persona offesa e imputato. Nello stesso procedimento è coinvolto anche l'ex marito, a cui nell'estate 2018 il Tribunale di Viterbo aveva affidato la piccola di tre anni.

La mamma, assistita dall'avvocato Cristina Puddu, deve rispondere di sottrazione di minore perché avrebbe portato la bambina in Sardegna allontanandola dal luogo in cui risiedeva e senza autorizzazione. Inoltre deve rispondere anche di aver ostacolato gli incontri tra il padre e la figlia nel periodo compreso tra il 6 aprile 2016 e il luglio 2018. Il papà della piccola, difeso da Mario Gusi e Marco Valerio Mazzatosta, è accusato di lesioni perché avrebbe procurato ferite e danni alla ex moglie in un'occasione particolare: lui era al volante della propria auto mentre la donna era all'esterno ed era china all'interno dell'abitacolo attraverso il finestrino aperto. L'uomo avrebbe accelerato e sarebbe partito all'improvviso procurandole delle ferite al braccio.

Il caso aveva fatto molto scalpore: la mamma si rifiutava nell'estate 2018 di seguire le indicazioni del Tribunale e di separarsi dalla figlioletta tanto che i giudici avevano incaricato i carabinieri di prelevare la piccola e consegnarla al papà.

La donna era arrivata persino a barricarsi in casa, soltanto dopo una lunga mediazione, la bambina era stata consegnata ai militari e poi insieme al papà aveva lasciato la Sardegna (la piccola è tuttora a Viterbo e si è in attesa della decisione definitiva sull'affidamento). Tra i genitori intanto era iniziata una dura battaglia legale che adesso ha un capitolo aperto anche al Tribunale di Oristano. Oggi udienza brevissima, giusto il tempo di aprire l'istruttoria e ammettere i testimoni poi il rinvio al 4 maggio.
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