"Ore d'attesa, senza informazioni, senza acqua, senza possibilità di andare in bagno. Una vergogna".

Sono tutti dello stesso tenore i commenti dei passeggeri che ieri hanno subito le pesantissime ripercussioni dell'incidente occorso al treno regionale Sassari-Cagliari, che all'altezza di Paulilatino ha travolto quattro mucche.

Un imprevisto che ha danneggiato il sistema frenante del convoglio, costringendolo allo stop. A bordo, 180 passeggeri. Alcuni, durante le operazioni di messa in sicurezza della strada ferrata e di rimozione delle carcasse degli animali, procedute in parallelo con le riparazioni dei tecnici Trenitalia, sono rimasti a bordo; altri invece hanno preso le navette bus sostitutive.

Ma l'odissea è durata non meno di cinque ore, con molti passeggeri arrivati in drammatico ritardo a destinazione, soprattutto chi era in viaggio verso porti e aeroporti, con tanti saluti a voli e traghetti già prenotati.

Disagi anche per i pendolari, studenti e lavoratori, e per i loro famigliari, obbligati anch'essi, tra preoccupazione e aggiornamenti a singhiozzo, ad attendere nelle stazioni.

E mentre, tra le polemiche, i passeggeri cercano di lasciarsi alle spalle la pessima esperienza sui trasporti sardi, la Polizia ferroviaria ha avviato accertamenti per cercare di risalire al proprietario della mandria.

L'obiettivo è rintracciarlo e capire come sia stato possibile che le mucche vagassero indisturbate lungo la ferrovia, mettendo a repentaglio la sicurezza di centinaia di viaggiatori.

(Unioneonline/l.f.)
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