Tutta Samugheo si è fermata per dare un ultimo abbraccio a Matteo Demelas, il bambino di 12 anni morto dopo essere precipitato dalla scogliera.

La chiesa di San Sebastiano era stracolma, tutti hanno voluto stringersi ai genitori del piccolo. Mamma Daniela e papà Pino sono affranti dal dolore, non hanno tolto nemmeno per un attimo gli occhi dalla bara bianca ricoperta di rose candide.

Sopra anche la sciarpa dell'Inter di cui Matteo era un grandissimo tifoso. Tutt'intorno i compagni di scuola, della squadra di calcio in lacrime cercano di farsi coraggio a vicenda.

Il parroco don Alessandro Floris ha parole di conforto: "Dio chiama a sè le persone che gli sono più care". Poi ricorda il sorriso di Matteo, l’emozione e la paura alla vigilia della prima confessione e tutte le altre tappe del percorso fatto insieme.

Anche la voce del sacerdote è rotta dall’emozione, poi un amichetto legge una lettera di saluto: "Ci mancherai Matte, eri un amico di cui ci si poteva fidare. Ora sarai il nostro angelo custode".

Quindi si avvicina dai genitori e consegna la lettera: un abbraccio affettuoso tra le lacrime, nessuno in chiesa riesce più a trattenere la commozione.

Fuori tutto il paese saluta con un lunghissimo applauso il piccolo, sui muri delle case sventolano gli striscioni scritti dagli amici: ciao Matte, un pensiero al nostro angelo.
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