Più barche nel mare del Sinis. La costa cabrarese ora è più fruibile grazie all'installazione di nuovi posti per le imbarcazioni grazie all'aumento del numero dei gavitelli che saranno utilizzabili solo dai soggetti autorizzati dall'Area marina protetta del Sinis, quelli in sostanza che hanno pagato una tassa da 50 euro.

I punti di ormeggio non sono più 32 ma 50: 14 all'Isola di Mal di Ventre, 28 alla caletta e 8 a Seu. "Dopo una mappatura generale ci siamo accorti che la situazione era disastrosa - spiega il sindaco di Cabras Andrea Abis - I punti di ormeggio non erano regolari, non rispettavano le normative sulla sicurezza. Per questo sono stati tutti messi a norma. A questi 32 ne abbiamo aggiunto altri 18".

Ma non è tutto. Per la prima volta in assoluto il ministero dell'Ambiente ha autorizzato l'Area marina protetta del Sinis a installare ben 74 punti di ancoraggio indicati con delle piccole boe bianche. Le barche inferiori a sette metri potranno quindi buttare l'ancora in diverse zone sabbiose della costa entro i cento metri dalla riva, nel raggio di 15 metri dalla boa.

"Si tratta di un risultato storico - ha detto il direttore dell'Amp Massimo Marras -. Una novità a livello mondiale. Il ministero ha capito le esigenze della costa».
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