Il caso Marine oristanesi arriva alla Corte dei Conti. Il Comune ha inviato copia della diffida, già mandata al Cda di Marine oristanesi e al circolo nautico, perché ci potrebbe essere un danno erariale con l'acquisizione delle quote per 21mila euro da parte del Circolo nautico mentre l'asta pubblica è stata aggiudicata provvisoriamente per 206mila euro.

La questione è sempre più delicata come emerso anche questa sera durante una riunione della commissione consiliare sulle Partecipate, convocata appositamente per fare luce sulla vicenda.

Sono state ricostruite le tappe della vicenda esplosa quando a due giorni dalla scadenza della terza asta pubblica, il Cda di Marine ha invitato il Circolo nautico (altro socio insieme alla Sfirs) a esercitare il diritto di prelazione. E così la società sportiva ha acquisito le quote di Comune e Sfirs per 21mila 700 euro, mentre due giorni dopo l'asta pubblica è stata aggiudicata (e poi sospesa) alla Tharros yachting per 206mila 700 euro. Da qui l'azione legale del Comune che, assistito dall'avvocato Carlo Ibba, ha diffidato "il Cda di Marine e il Circolo nautico dall’intraprendere altre azioni conseguenti al diritto di opzione esercitato in maniera illegittima" ha sottolineato il segretario.

Durante la riunione il sindaco Lutzu ha ricordato di non essere stato informato sull’iter avviato da Marine mentre Efisio Sanna (Pd) ha chiesto lumi sui ritardi nelle gare e chiesto di sentire anche il presidente di Marine. Il presidente della commissione Angelo Angioi ha annunciato che, prima di quel confronto, chiederà copia di tutti gli atti alla società.
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