Nuovi problemi al San Martino di Oristano dove ci sono pochi chirurghi e nelle sale operatorie si riesce a far fronte solo alle emergenze. Ed è l’ennesima difficoltà per l’ospedale di Oristano tanto che mercoledì sera il Consiglio comunale si riunirà in seduta straordinaria proprio per parlare di sanità.

Una delle situazioni più difficili si registra in chirurgia, dove l’organico è ridotto a 8 medici e manca il primario che si era dimesso a giugno di un anno fa. Inevitabili le conseguenze sulle sale operatorie dove sono rimaste solo due equipe (oltre al medico che opera anche i ferristi, gli infermieri e il rianimatore). Nei mesi scorsi è stata soppressa la chirurgia legata ai tumori della mammella e della tiroide.

Altra nota dolente il reparto di Medicina dove ci sono 14 medici più il primario contro i 18 previsti e qui la situazione è delicata perché diversi medici spesso vengono mandati a sopperire le carenze di altri reparti o quelle degli ospedali di Ghilarza e Bosa come ricordano i rappresentanti sindacali Giampiero Sulis del Cimo e Luigi Curreli dell’Anaao Assomed: "Inoltre i posti letto dovrebbero essere 40, ma di fatto ce ne sono 60 più una ventina in appoggio da altri reparti".

Altri problemi in Cardiologia dove il servizio di Emodinamica è stato sospeso fino all’11 agosto per carenza di personale. Riprenderà il 12 ma solo per mezza giornata, dalle 8 alle 14 perché è rimasto soltanto un emodinamista. In Radiologia ci sono 11 medici al Dea, il dipartimento delle emergenze e 2 sono alla radiologia del territorio (in organico sono previsti 14). Non va meglio in Ortopedia, dove non si è in grado di effettuare la guardia notturna né in Nefrologia (spesso i medici vengono impiegati anche a Bosa e Ghilarza) o in Endoscopia, dove ci sono 3 medici.
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