Oggi al tribunale di Oristano è il giorno della sentenza del processo di primo grado per l'omicidio di Manuel Careddu, il ragazzo di 18 anni di Macomer assassinato lo scorso 11 settembre da un gruppo di ragazzi.

Dopo la condanna dei due minorenni del branco, che dovranno scontare 16 anni di carcere, alla sbarra ci sono i tre ventunenni Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta.

I primi due rischiano l'ergastolo, mentre il terzo una condanna a 30 anni.

Per tutti e tre l'accusa è di omicidio volontario premeditato e pluriaggravato da futili motivi, di occultamento e di soppressione di cadavere (quest’ultimo reato non è contestato a Satta).

Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato Fodde a progettare il delitto e uccidere la vittima a colpi di piccone, mentre Carta avrebbe messo a disposizione il terreno nelle campagne di Soddì dove è stato eseguito il piano criminale.

La notte della tragedia Satta, invece, sarebbe rimasto in paese, tenendo con sé i cellulari degli amici, in modo che fossero in un luogo lontano da quello del delitto.

La madre e il padre di Manuel, Fabiola Balardi e Corrado Careddu, si sono costituiti parte civile nel processo.

(Unioneonline/F)
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