È arrivata questa mattina dal Tribunale di Oristano la condanna per l'attentato alla caserma dei carabinieri di Sedilo. Mario Antonio Delogu, operaio di Sedilo, difeso dall'avvocato Giuseppe Nicola Murineddu, è stato condannato a cinque anni di reclusione.

L'attentato risale al dicembre 2014, quando una bomba incendiaria distrusse un mezzo dei militari e danneggiò la struttura. Risultarono inagibili l'alloggio del comandante e altri locali. I sospetti caddero subito su Mario Antonio Delogu, fermato qualche ora prima dai militari della stazione di Sedilo, impegnati in un'attività di controllo: era alla guida in stato di ebbrezza. L'auto inoltre era priva di assicurazione, mentre il disoccupato non aveva la patente.

Ai militari che gli bloccavano la vettura, l'uomo aveva giurato vendetta. Due ore dopo ci fu l'esplosione. L'auto parcheggiata nel garage interno era stata centrata da una bomba incendiaria lanciata dall'esterno. I carabinieri avevano rintracciato Delogu per accompagnarlo in caserma e si erano accorti che sui suoi indumenti c'erano tracce che potevano collegarlo all'attentato e avevano cercato di documentarle con foto. Delogu, per tutta risposta, aveva aggredito il comandante della compagnia, il maggiore Alfonso Musumeci.
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