Stallo ed incertezza sia per la pianificazione urbanistica che per lo sviluppo dell'intero territorio. Il Piano di gestione del rischio alluvioni della Sardegna approvato recentemente dall'Autorità di Bacino fa ancora discutere.

Dopo l'interrogazione presentata dai consiglieri regionali Emanuele Cera, Giuseppe Talanas e Angelo Cocciu con la quale si chiede al presidente della Regione Chistian Solinas di sospendere e riesaminare il documento, ora interviene il sindaco di Terralba Sandro Pili.

Nuovi vincoli infatti riguardano anche la zona attorno al Rio Mogoro. Il piano individua un quadro degli allagamenti notevolmente differente rispetto a quello scaturito dalla modellazione del Piano stralcio delle fasce fluviali.

Ecco perchè il primo cittadino alza la voce: "Ci troviamo oggi in una situazione di maggior rischio nella zona a nord del centro abitato di Terralba con conseguente incremento dei vincoli idrogeologici che vanno a sommarsi a quelli preesistenti. Tutto questo comporta dei danni economici non indifferenti", afferma.

Ancora: "I terreni che i cittadini e gli operatori economici hanno acquistato in queste zone ora sono improvvisamente inedificabili. Chi invece sta costruendo fabbricati residenziali per la successiva vendita ora non riuscirà più a concludere gli affari. Tanto meno avere mutui da parte delle banche a seguito della sopraggiunta presenza di vincoli".

Per questo anche il sindaco chiede subito all'Autorità di Bacino e al presidente della Regione di valutare l'immediata sospensione dell'efficacia del piano. Ma non solo. Il primo cittadino in qualità di attuale presidente dell'Unione dei Comuni chiede un incontro urgente per discutere sulla questione.
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