Prima udienza con tensione stamattina in tribunale a Oristano per l'omicidio di Manuel Careddu, il diciottenne di Macomer ucciso dal branco l'11 settembre scorso.

Davanti al gup si sono presentati i tre ventenni di Ghilarza, che attraverso i loro difensori avevano chiesto il rito abbreviato: Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta.

Il giudice ha respinto la richiesta avanzata dall avvocato Aurelio Schintu che per Fodde aveva posto la condizione alla perizia psichiatrica.

L'obiettivo era quello di valutare le condizioni dell'imputato al momento del delitto: il difensore sostiene infatti che l'assunzione di sostanze stupefacenti abbia alterato la capacità di intendere di Fodde.

Accolta, invece, la richiesta dell'avvocato Antonello Spada che aveva posto come condizione l'audizione di un file che aiuterebbe a capire meglio la posizione di Satta.

Infine, parere favorevole del gup anche per la richiesta del l'avvocato Angelo Merlini che aveva presentato istanza di abbreviato secco per Carta.

Nel corso dell'udienza i familiari di Manuel si sono costituiti parte civile: la madre di Manuel Fabiola Balardi con l'avvocato Luciano Rubattu, il padre, Corrado Careddu, con l'avvocato Gianfranco Piscitelli.

L'arrivo dei detenuti ha suscitato la reazione dei familiari del diciottenne ucciso. L'ingresso degli imputati è stato accompagnato dalle urla: "Assassini, assassini".
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