La Confagricoltura di Oristano contesta l'ordinanza del Comune con la quale si impone la sistemazione delle strade rurali ai frontisti entro fine marzo. L'organizzazione agricola ha detto di voler collaboratore con il Comune sulla base di una propria proposta. Lo ha annunciato il vice presidente provinciale Elisabetta Falchi, ex assessore regionale dell'Agricoltura.

"La decisione del municipio non è stata concordata e condivisa - dice Elisabetta Falchi - ed è difficilmente percorribile, tanto che non consentirà ai singoli di intervenire in maniera efficace. Inoltre attribuisce forti responsabilità che ci destano preoccupazione e non permetteranno di raggiungere l'obiettivo".

L'ex assessore ricorda che il territorio che circonda Oristano è costituito da circa 90 chilometri di strade rurali e di penetrazione agraria. Si tratta di vie necessarie per raggiungere le aziende agricole che purtroppo hanno la caratteristica di essere particolarmente frammentate. Il fondo stradale danneggiato crea problemi soprattutto a chi opera quotidianamente nelle campagne, generando maggiori costi per i tempi di trasferimento da un campo all'altro e per la manutenzione continua alle diverse attrezzature agricole sottoposte a forti sollecitazioni e alta usura.

"Per questo motivo - aggiunge Elisabetta Falchi - chiediamo all'amministrazione di individuare un percorso che possa coinvolgere tutti i soggetti interessati in maniera equa. Una strada da seguire, che la nostra organizzazione si dice pronta da subito ad appoggiare, è quella del consorzio tra le diverse parti in cui ciascuno partecipa in base a quanto dovuto".
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