A Oristano fa ancora discutere la vicenda del cavallo non idoneo sceso in pista alla Sartiglia. Adesso interviene anche l’Ordine provinciale dei veterinari che prende le distanze da Tonino Falconi, veterinario, che nei giorni scorsi aveva giustificato la scelta dell’ex componidori Peppino Pinna di utilizzare per la corsa del martedì un animale escluso per problemi fisici dalla commissione veterinaria.

Falconi, da appassionato di Sartiglia e conoscitore di cavalli, aveva sostenuto di non potersi esprimere sulla patologia "perché non ho visitato io l’animale però se il cavaliere ha fatto questa scelta significa che il cavallo non aveva mai palesato alcun sintomo. Ci sono tanti tipi di cardiopatia che non comportano conseguenze gravi per l’animale, così come per l’uomo".

Posizione da cui l’Ordine dei veterinari si dissocia ampiamente. L’intero Consiglio ricorda di avere rispetto del codice deontologico in base al quale "il veterinario deve improntare il rapporto con i colleghi nel reciproco rispetto delle competenze tecniche ed attenersi dall’esprimere giudizi o dall’avviare azioni suscettibili di nuocere alla reputazione dei colleghi, senza fondato motivo".

Inoltre secondo l’Ordine "se un collega fa una diagnosi precisa che determina addirittura l’esclusione di un animale da una manifestazione, questa diagnosi va rispettata". Tutela di professionalità e competenze specifiche, ma non solo. "Nei rapporti con la stampa il veterinario deve ispirarsi a criteri di equilibrio, aggiornandosi sull’argomento e non deve divulgare notizie che alimentino aspettative infondate" ribadiscono dall’Ordine.
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