I ragazzi della sede di Ghilarza dell'istituto d'istruzione superiore Mariano IV hanno scelto di dedicare l'assemblea d'istituto di questo mese al problema legato alla vertenza latte.

Dopo la protesta messa in atto nei giorni scorsi a Ghilarza per solidarizzare con i pastori hanno voluto approfondire la questione, capire le ragioni di quanto sta accadendo.

E per farlo questa mattina hanno chiesto l'aiuto di alcuni esperti. In particolare l'agronomo Francesco Saverio Mameli ha approfondito le radici del problema e messo in luce i rapporti tra allevatore, cooperative e aziende private e i problemi in relazione ai mercati del pecorino romano.

Sono stati invece due allevatori del territorio, Raffaele Pinna e Federico Vacca, a ribadire le ragioni dei pastori contro quelle degli industriali.

Si è parlato di punti oscuri legati al prezzo del latte. Due studentesse, figlie di allevatori, hanno esposto le difficoltà dei loro padri.

Tra gli interventi anche quelli di Alessandra Oppo, giovane imprenditrice della fattoria didattica Busumene, e del proprietario de "Sa tanchitta" di Ula Tirso fattoria didattica e sociale.

Per ultimi i funzionari di Laore hanno presentato il loro lavoro su "Ruralità e multifunzionalità in Sardegna" e sul ruolo degli imprenditori agricoli. Un' agricoltura multifunzionale che non entra in contraddizione col concetto di agricoltura tradizionale ma, al contrario, ne amplia gli orizzonti e consente di differenziare la produzione dall' alimentazione, alla medicina naturale, alla cosmesi. A coordinare l'assemblea i rappresentanti d'istituto Elisa Bissiri e Matteo Ferrari.
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