Sarà il Tribunale del riesame a decidere il destino di Giovanni Perria.

Il settantottenne di Narbolia è accusato di aver ucciso la moglie Brigitte Pazdernik per vendicare un tradimento vecchio di cinquant'anni (la moglie ebbe un rapporto col fratello di Perria e da quella relazione sarebbe nata una figlia).

L'ex emigrato in Germania, dal 24 gennaio scorso, è rinchiuso nel carcere di Massama su disposizione del Gip del Tribunale di Oristano, secondo cui l'uomo è socialmente pericoloso e potrebbe uccidere di nuovo.

Una tesi contestata dall'avvocato difensore Gabriella Aru, che ha chiesto la revoca dell'arresto o un'attenuazione della misura cautelare anche alla luce dell'età di Perria.

L'udienza si è svolta due giorni fa e come ha raccontato il legale "ha partecipato anche Giovanni Perria che è abbastanza sereno".

L'uomo ha sempre sostenuto di essere innocente e che la sera del 10 ottobre la moglie si era allontanata da casa dopo una discussione (la donna era stata ritrovata senza vita tre giorni dopo nelle acque di Su Pallosu). Gli inquirenti però da subito avevano colto numerose contraddizioni nel racconto dell'uomo e dopo tre mesi di indagini è scattato l'arresto.
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