Sette assoluzioni e una condanna a un anno.

È la sentenza arrivata a fine mattinata nel tribunale di Oristano, al termine del processo per i lavori nella diga Capu d'Aspu di Bosa che vedeva imputati fra gli altri l'ex sindaco Piero Casula.

Quest'ultimo è stato assolto insieme al direttore dei lavori Paolo Gaviano, Luciano Baldino, responsabile del procedimento del Comune, i tre professionisti che accertarono la regolarità dell'opera, gli ingegneri Antonello Garau di Oristano, Antonio Manca di Sedilo e Piero Teodosio Dau di Oristano e la dipendente del Comune Rita Mozzo.

L'amministratore delegato dell'impresa che eseguì i lavori (la Research Spa di Bacoli) Salvatore Bisanti è stato, invece, condannato a un anno e a 800 euro di multa.

La sentenza di assoluzione è stata accolta con comprensibile soddisfazione dagli imputati e dai loro difensori (Franco Luigi Satta, Guido Manca Bitti, Gianfranco Siuni, Speranza Benenati, Roberto Dau, Walter Pani e Franco Pani).

Alla lettura del dispositivo da parte del presidente del collegio del Tribunale, Carla Altieri, in tanti hanno reagito con lacrime di gioia.

Il pm Armando Mammone, nell'udienza del 20 dicembre, aveva chiesto la condanna per sette degli otto imputati, mentre per Rita Mozzo aveva sollecitato la assoluzione.

Le accuse mosse dalla Procura oristanese andavano dal peculato al falso alla truffa.
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