Preferisce non commentare l'arrivo di Cesare Battisti, il terrorista "rosso" arrestato in Bolivia dopo anni di latitanza, a Massama, nel carcere che dirige, Pierluigi Farci: "Nessun commento, grazie. Non ho dichiarazioni da fare".

Commenta invece il primo cittadino di Oristano Andrea Lutzu: "L'arrivo di Battisti credo sia un avvenimento normale. Mi piacerebbe che la velocità con cui il Governo ha deciso e poi portato Battisti a Oristano ce l'abbia anche per le risposte da dare a noi amministratori. Il Comune di Oristano è da mesi che aspetta un sì o un no per la richiesta di fondi per l'illuminazione pubblica".

"Ancora una volta il Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria utilizza le strutture carcerarie sarde come luoghi di espiazione. Quello di Massama è un Penitenziario per detenuti in alta sicurezza, quasi tutti ergastolani, spesso però oltre i limiti regolamentari", dice invece Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione "Socialismo diritti riforme". Che aggiunge: "Battisti per 6 mesi resterà in isolamento e sarebbe stato meglio sistemarlo in una struttura della Penisola anche perché nell'Isola c'è un grave problema di sicurezza viste le carenze Agenti in organico. Ma il Dap finge di dimenticarlo".

Dal canto proprio, Luca Fais, segretario regionale del sindacato Sape di Polizia penitenziaria dichiara: "Spero che con questo arrivo ci siano maggiori risorse per il carcere di Oristano".

"Massama - prosegue - è un penitenziario con detenuti di alto livello, e gli agenti,che sono tutti assolutamente qualificati, devono garantire uno sforzo maggiore dopo l'arrivo di Battisti. Però Massama soffre di tanti, troppi problemi: gli agenti sono pochi, ad esempio. Ce ne sono 150 per 265 detenuti e ne servono almeno altri 25 subito. E poi esistono problemi strutturali che ovviamente si ripercuotono sulla vita del detenuto e quindi su quella del personale".
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