L'elezione del nuovo direttore dell'Area marina protetta del Sinis fa già discutere. Ancora prima che l'ingegnere Massimo Marras, 47 anni, selezionato per il prestigioso incarico, prenda posto nel suo ufficio di corso Italia.

Il Comune, infatti, è ancora in attesa del nullaosta da parte del Ministero dell'Ambiente prima della nomina ufficiale. Intanto però c'è qualcuno che punta il dito sulla procedura utilizzata per la selezione del nuovo responsabile del parco.

Ad alzare la voce è il consigliere di minoranza Antonello Manca. È lui il firmatario di un'interrogazione al vetriolo che sbarcherà nei banchi del prossimo Consiglio. Il documento è rivolto al primo cittadino di Cabras Andrea Abis, all'assessore all'Ambiente Marco Mascia e al consigliere delegato all'Area marina protetta del Sinis Maria Carla Sanna.

Manca chiede innanzitutto "se fosse opportuna la partecipazione del sindaco in fase di colloquio", sottolineando sempre nel documento che a Cabras è la prima volta che un politico effettua dei colloqui nel corso di una selezione. Ma anche "quali sono i requisiti di alta professionalità, previsti per legge, che hanno permesso al sindaco di scegliere il candidato".

Manca chiede poi "quali sono le motivazioni che hanno comportato, a differenza delle precedenti selezioni, l'esclusione di un componente esperto di aree marine dalla commissione, considerando che per legge devono essere presenti figure di alta professionalità".

Questa volta ad effettuare il colloquio, infatti, ci ha pensato il sindaco assistito dal segretario comunale e da altri funzionari da quest'ultimo individuati.

Sara Pinna
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