Si è gettato in mare mettendo a repentaglio la sua stessa vita, e grazie al suo coraggio ha salvato la vita a cinque ragazzi che stavano affogando.

L'autore di questa straordinaria impresa è il poliziotto Matteo Rigamonti, gallaratese di origine ma ormai da 13 anni in servizio in Sardegna, e cui la propria città di origine vorrebbe assegnare, per la straordinaria impresa, la cittadinanza onoraria.

I fatti risalgono al 15 agosto scorso. Cinque ragazzi si trovano in grave difficoltà nel mare di San Vero Milis: da ore tentano di tornare a riva e sono stremati. Due di loro non sanno nemmeno nuotare e altri due, caduti dal materassino, si trovano in balia della corrente che li trascina sempre più al largo.

La speranza di salvarli si affievolisce di minuto in minuto, e il poliziotto Rigamonti non aspetta oltre: si tuffa in acqua e nuota finché non li raggiunge. Prima recupera i due che si erano allontanati, e poi li spinge tutti, aggrappati al materassino, fino a riva con la sola forza delle gambe.

Il tutto dura quaranta minuti, e si conclude per il meglio grazie alla forza e alla tenacia del giovane agente.

Eccellente atleta sin da ragazzo, già nuotatore dall'età di 8 anni, Rigamonti è stato più volte campione italiano nelle categorie giovanili nei 400 farfalla e nei 200 delfino. In acqua ha spesso gareggiato con fuoriclasse del calibro di Emiliano Brembilla e di Domenico Fioravanti. Atleta del gruppo sportivo della Polizia di Stato, all'attività agonistica ad altissimo livello ha affiancato quella della disciplina del salvataggio, laureandosi campione del mondo.

Cresciuto a Gallarate, in provincia di Varese, e padre di tre figli, presta servizio in Sardegna dal 2005.

Per lui, dunque, l’ipotesi della cittadinanza onoraria, che il comune di Gallarate sta tuttavia ancora discutendo. Fra gli altri candidati il calciatore Marco Parolo e gli stilisti Ottavio e Rosita Missoni.

(Unioneonline/v.l.)
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