Gli effetti economici negativi della pandemia si fanno sentire. A Tortolì, i commercianti hanno allacciato un filo d'unione con i colleghi delle altre zone dell'Isola per invocare le riaperture, in sicurezza, dei negozi costretti a chiudere da lunedì scorso, primo dei quindici giorni di zona rossa.

Stamattina un gruppo di esercenti della parte alta di via Monsignor Virgilio, la strada dello shopping, ha inscenato un breve sit-in fuori dai negozi sbarrati perché considerati non essenziali.

"Abbiamo voluto solidarizzare e unirci alla protesta dei commercianti di Nuoro e parlare un'unica lingua. Vogliamo aprire per non chiudere. Siamo tutti essenziali per le nostre partite Iva ed è nostro diritto lavorare come sancisce la nostra Costituzione", hanno spiegato i commercianti. A loro, in segno di solidarietà, si sono uniti anche negozianti che possono tenere aperte le attività "ma che vivono il disagio di stare aperti - fanno notare i commercianti che hanno promosso la protesta pacifica - perché la mancanza di libera circolazione tra centri vicini penalizza tutti".
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