Le loro condizioni sono improvvisamente precipitate e grande è la preoccupazione. Si tratta di due dei cardiopatici che da un mese, nei corridoi dell'ospedale di Lanusei, fanno lo sciopero della fame e dei medicinali salvavita. Protestano per salvaguardare il diritto alla salute.

F.D., 77 anni, e G.M., 92, sono stati portati in terapia intensiva nel reparto di Cardiologia, idratati e trattati con i medicinali nonostante la diffida presentata dagli stessi pazienti.

"Se volete denunciateci", avrebbero detto ai due cardiopatici gli specialisti del reparto.

Intanto è stata di nuovo rinviata la riunione del Comitato di valutazione nell'assessorato alla Sanità da cui dipende l'accreditamento e la successiva apertura del reparto di Emodinamica, al centro della protesta. Era prevista per domani ma slittata a venerdì.

Sul caso è intervenuto anche l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, che ha chiesto ai due pazienti di sospendere lo sciopero della fame: "Ho assicurato loro che gli uffici stanno lavorando con il massimo impegno sulla pratica di accreditamento del reparto di Emodinamica. La volontà politica e gli impegni presi con i cittadini non sono cambiati, la Regione è al fianco del territorio in questa battaglia. Non vogliamo ripetere gli errori di chi ci ha preceduto. La salute, la sicurezza e il diritto alle cure sono la nostra priorità".

(Unioneonline/s.s.-D)
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