Quanto è lontana un'isola nell'Isola. Tornare a casa per trascorrere il Natale in famiglia è spesso un'odissea per gli emigrati ogliastrini. L'aeroporto è chiuso, il numero degli attracchi in porto è ridotto al lumicino e una volta arrivati a Cagliari il viaggio è appena all'inizio. Niente ferrovia e tratte lunghissime in balia di strade d'altri tempi.

COSTI PROIBITIVI - "Per chi lavora è complesso riuscire a districarsi tra i cavilli del rientro in Ogliastra", spiega Laura Loi, 23 anni, originaria di Bari Sardo ora show-room e style office assistant di Emilio Pucci a Milano. "Ai costi proibitivi e alla scarsità di voli diretti - prosegue - si aggiunge il fatto che per motivi di lavoro non posso prenotare il volo mesi prima, di conseguenza succede ciò che mi è accaduto quest'anno: già da novembre non c'erano più biglietti coperti dalla continuità territoriale, quindi per essere in Ogliastra per le feste ho speso circa 300 euro; mi sarebbe costato decisamente meno un viaggio in una meta lontana, è un'assurdità". Prezzi simili anche per chi opta per la tratta in nave come Elisabetta Demuro, a Genova come tecnico radiologo ma originaria di Loceri: "Ero riuscita a comprare i biglietti a novembre - spiega Elisabetta Demuro, 24 anni - ma un improvviso cambio delle date di chiusura della clinica dove lavoro mi ha portata a modificare i giorni di permanenza, per un costo totale di 300 euro".

OGLIASTRA ISOLATA - Altro ostacolo che rende più faticoso il rientro in Ogliastra, è la situazione del sistema trasporti. "La nostra zona è isolata", dichiara Cecilia Loddo, studentessa di 26 anni iscritta a Torino in Architettura del paesaggio, originaria di Lanusei. "Per me che opto per la tratta in nave per spendere meno - prosegue - dopo un'intera giornata di viaggio sbarcare a Cagliari e pensare di dover prendere un autobus che mi porti a Lanusei è tosto. La tratta sul pullman è lunga, tortuosa, complessa e difficile da affrontare, di conseguenza ogni volta, non essendoci alcun'altra alternativa di trasporto pubblico, devo chiedere a qualcuno di venire a prendermi".

C'E' CHI NON TORNA - Accade inoltre che le problematiche legate al rientro a casa siano così invadenti da portare alla scelta di restare fuori, lontano dall'Ogliastra, come nel caso di Martina e della sua famiglia. "Questo è il quarto Natale che trascorriamo in Germania" racconta a malincuore Martina Sanna, 26enne originaria di Ulassai, residente a Bielefeld con Marco Puddu, originario di Osini e alla figlia Giorgia di 3 anni. "Siamo costretti a restare perché mancano voli diretti da ottobre a marzo, e optare per un volo con scali implica viaggiare per un giorno intero". L'Ogliastra sarà a tavola. "Culurgionis e gnocchetti ci faranno sentire un po' più vicini".

Lisa Ferreli

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