Per fronteggiare la diffusione del Covid a Gavoi sono stati eseguiti quasi 2000 tamponi rapidi. "Ma l'Asl di Nuoro, nonostante siano trascorsi oltre 15 giorni dalla data in cui è stato fatto lo screening, non ha ancora effettuato i tamponi molecolari, volti a confermare le positività riscontrate nel test di massa".

Il sindaco del paese Salvatore Lai lo ha scritto a chiare lettere in una nota di protesta inviata all'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, alla direttrice della Asl di Nuoro Grazia Cattina e alla responsabile dell'emergenza Covid a Nuoro gesuina Cherchi. L'allarme lanciato da Lai ha una ragione ben precisa. "Si deve tenere in considerazione - scrive il sindaco di Gavoi - che vi sono cittadini positivi che convivono con genitori ultranovantenni e malati oncologici che non possono essere visitati in ospedale, di fatto bloccati nelle loro abitazioni, in attesa di tampone molecolare. Ho provveduto a ogni forma d'intervento, ma dall'ATS di Nuoro non ho ricevuto, ad oggi, alcuna risposta".

Rischiano insomma di essere vanificati gli sforzi fatti "grazie alla collaborazione gratuita dei medici e delle infermierenfermiere della Casa della Salute, dei volontari e con il plauso dei vertici dell'azienda sanitaria di Nuoro".

Non è un problema esclusivo di Gavoi. Salvatore Lai, che è stato assessore regionale e ha ricoperto diversi posti di responsabilità a elevati livelli istituzionali, amplia la riflessione a livello isolano. "Il quesito che si pone - dice - è il seguente: nel momento in cui si inizierà a testare l'intera popolazione sarda, per mezzo dei tamponi rapidi, come sarà gestita la successiva fase? Quale sarà il servizio competente che si prenderà carico dei soggetti che sono risultati positivi alla COVID 19? La domanda sorge spontanea, in quanto, come si è visto, l'ATS di Nuoro non è riuscita neanche a confermare la positività ai pochi cittadini di Gavoi a seguito del test di massa del Novembre scorso.

Il quesito è posto con spirito costruttivo, come si conviene quando è necessaria la cooperazione tra Istituzioni, ma anche in modo fermo, con la finalità di ottenere una risposta rapida, chiara e precisa, al fine di evitare che i cittadini e le Istituzioni territoriali non si trovino a combattere, oltre al virus, anche la mancanza di chiarezza rispetto a chi è responsabile della gestione dei contagi. L'Amministrazione da me rappresentata ha posto in essere ogni sforzo economico e organizzativo al fine di cercare di contenere il contagio ma converrete che se non adeguatamente supportata da chi istituzionalmente preposto il risultato non potrà mai essere ottimale".
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