"Ci lascerete in mutande o ci toglierete anche quelle?". È una protesta contro il drammatico momento di sconforto e incertezze quella dei titolari degli esercizi commerciali di Borore, che simbolicamente hanno consegnato le chiavi delle loro attività al sindaco Sebastiana Carboni. "Ci impegniamo concretamente, nei limiti di un piccolo Comune - rassicura Carboni - a offrire risposte che diano un minimo di sollievo alle criticità e un'iniezione di fiducia per il futuro. Metteremo a disposizione una parte importante di risorse, per alcuni efficaci interventi a favore delle nostre imprese".

Uno dei cartelli esposti (L'Unione Sarda)
Uno dei cartelli esposti (L'Unione Sarda)
Uno dei cartelli esposti (L'Unione Sarda)

Circa 50mila euro saranno destinati a erogare un contributo economico "una tantum" a ogni singola attività. Un secondo intervento punta ad abbattere significativamente le imposte comunali (come Tari 2020 e canone di occupazione suolo pubblico). "Per bar, pizzerie e ristoranti - prosegue Carboni - proporremo l'istituzione di aree pedonali gratuite, per l'allestimento esterno dei servizi. Consapevoli di non essere, da soli, in grado di risolvere le gravi problematiche vogliamo offrire ai nostri concittadini un parziale ristoro delle perdite subite finora. Sarà inoltre nostra cura farci portavoce presso le altre istituzioni, territoriali e regionali, delle istanze che gli operatori economici ci hanno manifestato e che condividiamo pienamente".
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