Diffondere la conoscenza del territorio e del patrimonio ambientale attraverso lo scambio culturale, in un ambiente di condivisione e inclusione sociale. Macomer accoglie gli scout CNGEI di Porto Torres, accompagnandoli in un percorso di studio e approfondimento delle tradizioni e della cultura isolana e ospitandoli, grazie al patrocinio comunale, nei locali della colonia ex Eca nel Monte Sant'Antonio.

Un autentico campeggio invernale per ragazzi e ragazze, dai 7 ai 17 anni, provenienti da Porto Torres, Alghero e Sassari. "Siamo stati travolti dall'ospitalità dei nuovi amici del volontariato macomerese - raccontano gli scout - come l'ASD Joy Onlus, impegnata nell'inclusione sociale, i volontari della Protezione civile, con le loro pietanze tipiche del luogo, in un sodalizio che ci ha lasciato sgomenti per l'incredibile generosità, tipica del cuore della Sardegna".

Tema dell'esperienza la cultura delle maschere del carnevale tradizionale sardo, tra convegni e improvvisate dei Boes e Merdules di Ottana o le interpretazioni delle Filonzane ottanesi da parte degli animatori turritani. "Un bel progetto educativo per i ragazzi - dicono gli amministratori comunali - sarebbe auspicabile creare un gruppo di scout anche nel nostro territorio".

Il suono di lamiera e bronzo de "Sa Sonazas", ritmato dall'incedere del Boe, lascia tutti senza fiato mentre l'uso de "Sas Soccas" da parte del Merdule, nell'inscenare la sottomissione dell'animale, scatena l'ilarità generale. L'esibizione del gruppo Folk Tamuli de Macumere coinvolge il gruppo in un gigantesco girotondo.

"L'attività proseguirà in estate - spiegano gli organizzatori del CNGEI -, con gemellaggi nazionali e internazionali, per diffondere i valori della cultura tradizionale. Abbiamo in progetto la partecipazione a un campo internazionale per veicolare il messaggio di una Sardegna aperta e pronta alle attività dell'associazionismo culturale e sociale".
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